L’angioma è considerato un tumore benigno, ma la sua presenza non comporta quasi mai sintomi (o ne causa di molto lievi) e la sua crescita, generalmente, si autolimita.
Cause
Gli angiomi di cute e mucose si riscontrano per lo più nei bambini (emangioma infantile), possono essere molto variabili per forma, spessore e dimensioni e possono essere presenti già al momento della nascita o, più spesso, insorgere dopo i primi mesi di vita, continuando a crescere nel primo anno.
Successivamente, lo sviluppo delle formazioni vascolari si arresta per un periodo di tempo variabile da caso a caso (alcuni mesi o anni), per andare poi incontro a una regressione spontanea più o meno significativa, che in molti casi può portare alla completa scomparsa dell’angioma entro i 5-10 anni d’età (soprattutto se inizialmente di piccole dimensioni).
In alcuni casi, gli emangiomi possono svilupparsi anche in età adulta, sotto forma di fini ramificazioni vascolari piane (teleangectasie) o come protuberanze rossastre/violacee di modeste dimensioni dovute alla dilatazione dei vasi superficiali della cute.
In particolare, manifestazioni di questo tipo si riscontrano in donne in gravidanza e in persone affette da cirrosi epatica o altre patologie del fegato (in particolare, l’epatopatia alcolica).
Altri angiomi tipici dell’adulto sono quelli “a ragno” o spider (con aspetto ramificato e piano) e “a ciliegia” (caratterizzati da lesioni tondeggianti, piccole e rossastre, in numero variabile da pochi elementi ad alcune decine).
Qualunque formazione vascolare anomala evidente sulla cute di un bambino o di un adulto deve essere sottoposta alla valutazione medica e, se necessario, a controlli regolari successivi.
Il medico va, inoltre, sempre interpellato con urgenza se l’emangioma sanguina, si ulcera, aumenta di volume nell’arco di poco tempo, causa dolore o interferisce con la vista, l’udito, la respirazione o altre funzioni fisiologiche fondamentali.
Sintomi
Le ragioni esatte per cui compaiono gli emangiomi non sono note.
La formazione delle alterazioni vascolari cutanee tipiche è più frequente nei neonati di sesso femminile, nei nati pre-termine (ossia prima della 37esima settimana di gravidanza) e nei bambini di origine caucasica.
Diagnosi
Gli emangiomi cutanei si riconoscono facilmente con la semplice osservazione clinica, che dovrà essere ripetuta periodicamente nei mesi/anni successivi all’insorgenza per valutare l’evoluzione della formazione vascolare e stabilire l’eventuale necessità di trattamento.
Test di laboratorio o indagini diagnostiche più approfondite non sono di norma necessarie, salvo nei casi in cui l’angioma sia collocato in vicinanza di zone critiche, come occhi, fegato, vie respiratorie, orecchio, cuore ecc., e sia necessario pianificarne l’asportazione per prevenire complicanze.
Tra gli stili di vita
In considerazione della generale innocuità e della tendenza alla regressione spontanea, nella maggioranza dei casi, contro gli angiomi cutanei non è previsto alcun trattamento (soprattutto nei bambini con meno di 10 anni).
Nei pochi casi in cui la formazione vascolare aberrante è localizzata vicino a organi di cui potrebbe compromettere il funzionamento, crea dolore o presenta un elevato rischio di rottura, è possibile cercare di promuovere la regressione dell’angioma con una terapia farmacologica basata su corticosteroidi o farmaci betabloccanti (in particolare propanololo), di norma usati per la cura di patologie cardiovascolari.
In entrambi i casi, la terapia può essere proposta per via sistemica (assunzione orale) o locale (applicazione di formulazioni in crema o iniezioni all’interno delle lesioni), dopo aver attentamente valutato il rapporto rischio/beneficio del trattamento.
In casi selezionati, se i farmaci non riescono a migliorare la situazione, si può prendere in considerazione l’asportazione dell’emangioma con il freddo (con una tecnica simile alla crioterapia) oppure con il laser a luce pulsata.
Anche in questi casi, vanno esaminati i pro e i contro degli interventi, soprattutto quando l’obiettivo è essenzialmente estetico, dal momento che gli esiti potrebbero non essere sempre ottimali.